Una innovativa tecnica di indagine dà il via un nuovo studio finanziato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla sull’emodinamica venosa cerebrale.Giovanni Malferrari, presidente della SINV (Società Italiana Interdisciplinare Neurovascolare), dirigerà lo studio speciale coinvolgendo 80 pazienti con sclerosi multipla in 5 centri clinici in Italia.
È finalmente agli inizi un nuovo studio sull’emodinamica venosa cerebrale, finanziato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che si avvale inoltre di una innovativa tecnica di indagine.
Un gruppo di ricercatori che fanno capo al dottor Giovanni Malferrari, Presidente della SINV (Società Italiana Interdisciplinare Neurovascolare), ha messo a punto un progetto di studio con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la base metodologica, applicata all’ampio studio epidemiologico in corso di svolgimento da parte di FISM sull’incidenza della CCSVI nella sclerosi multipla.
Lo studio promosso dall’AISM con la sua Fondazione FISM infatti è teso a indagare se la CCSVI abbia o meno una associazione epidemiologica con la SM, attraverso la valutazione sonologica dell’efflusso venoso cerebrale. Questo studio è condotto su un campione di 2000 persone (1200 con SM, 400 sane e 400 con altre patologie).
Questo ulteriore studio metodologico che sta iniziando, prevede l’applicazione di un rigoroso ed avanzato protocollo neurosonologico ad un campione di 80 pazienti affetti da SM, sempre con il sostegno della FISM, ed ha già ottenuto l’approvazione del Comitato Etico dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Lo studio, condotto dal Dott. Malferrari, applica, su una sottopopolazione di pazienti, una tecnica di esame innovativa, messa a punto negli ultimi due anni, con la metodica di fusione di immagini, che consentirà un immediato confronto fra lo studio neurosonologico e quello neuroradiologico.
Dettagli dello Studio
Tale indagine innovativa ha la caratteristica di confrontare in tempo reale la tecnica sonologica in rapporto alla tecnica neuroradiologica, sia per quanto riguarda lo studio del parenchima cerebrale che, come è in questo caso l’obiettivo del progetto, per lo studio del circolo cerebrale venoso.
Nello studio sono coinvolti i Centri Neurosonologici dell’Università di Padova con il dottor Claudio Baracchini, e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Trieste, con il dottor Nicola Carraro, gli Ospedali di San Benedetto del Tronto con il dottor Sandro Sanguigni e di Foggia con il dottor Domenico Ciampanelli. A Reggio Emilia collabora con il Dottor Giovanni Malferrari la dottoressa Marialuisa Zedde.
Nei centri coinvolti saranno presenti due sonologi, che eseguiranno separatamente l’esame sullo stesso paziente. Verranno quindi effettuati 120 esami doppler per confrontare i referti dei due sonologi e determinarne il grado di concordanza.
Il doppio referto verrà sottoposto alla revisione del Professor Stolz, uno dei massimi esperti in Europa in campo sonologico, il quale consolida l’esito finale. Precedentemente il campione dei 60 casi è stato sottoposto anche a una indagine neuroradiologica con risonanza magnetica, con protocollo dedicato in modo da valutare non solo la morfologia, ma soprattutto la direzione del flusso delle principali vene intracraniche.
Il Virtual Navigator, una macchinario messo a punto per questo studio con una applicazione che va ad indagare il circolo intracranico, fonde in tempo reale le immagini di ecografia con le immagini neuroradiologiche, e sarà applicato nel centro di Reggio Emilia ad un ulteriore sottogruppo di 20 pazienti.
In sostanza il principio è quello della stereotassi che, in tempo reale, fonde le due immagini che provengono da due metodiche diverse con caratteristiche diverse: un notevole dettaglio morfologico per l’indagine neuroradiologica e una spiccata dinamicità per la valutazione delle variazioni temporali del flusso del sangue venoso per l’indagine sonologica.
Tale metodica, gia' nota per le sue applicazioni in ambito extraneurologico, è stata implementata a livello dello studio intracranico, parenchimale e vascolare, dal Dottor Malferrari e dalla sua èquipe negli ultimi anni, con lo sviluppo di applicazioni in diverse malattie neurologiche, non solo vascolari, ma anche degenerative, aprendo un nuovo capitolo di ricerca clinica applicata .
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