Il 25 settembre scorso sono trascorsi i sessanta giorni previsti dal DL Sostegni per emanare il decreto attuativo per la riduzione degli oneri fiscali per acquisti finalizzati alla ricerca scientifica degli enti del terzo settore.
Il DL Sostegni-bis, approvato il 23 luglio scorso, ha riconosciuto in via sperimentale, solo per l'anno 2021, un contributo nella misura del 17% delle spese sostenute da Enti di ricerca privati senza finalità di lucro per l'acquisto di reagenti e apparecchiature destinate alla ricerca scientifica. L'efficacia della disposizione è però subordinata all'autorizzazione della Commissione europea in materia di aiuti di Stato e richiede di essere attuata tramite decreto del Ministero della Salute. In assenza di tali provvedimenti, infatti, la misura non può entrare in vigore.
La proposta, lanciata a dicembre 2020 da Fondazione AIRC, AISM e Fondazione Telethon, aveva fatto appello a tutte le forze politiche e al Governo affinché venisse riconosciuta l’importanza strategica della ricerca biomedica, riducendo gli oneri fiscali finalizzati alla ricerca scientifica. Dopo aver ottenuto un’importante risposta con il DL Sostegni-bis, i tre Enti chiedono che questo percorso si concretizzi in tempi rapidi con un decreto attuativo e possa auspicabilmente essere confermato in forma stabile per gli anni a venire, dando così un concreto supporto alla missione di tutti gli enti che si occupano di ricerca biomedica senza scopo di lucro e dell’intero sistema italiano della ricerca.
Oggi alla Camera dei Deputati, insieme all’On. Russo, primo firmatario dell’emendamento che ha previsto il credito di imposta per la ricerca biomedica sono intervenuti i rappresentanti dei tre istituti di ricerca privati senza finalità di lucro sostenuti dalle donazioni di Fondazione AIRC, AISM e Fondazione Telethon: Marco Foiani, Direttore Scientifico IFOM Milano, Marco Salvetti membro del Consiglio di Amministrazione della FISM, e Andrea Ballabio, direttore dell'istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli NA.
«Abbiamo invertito una tendenza ed aperto un varco che dovrà portare quanto prima all’azzeramento dell’Iva per quanti operano in regime non profit, utilizzando le donazioni di cittadini ed aziende. La norma contenuta nel DL Sostegni – bis serve, infatti, ad indicare da che parte sta lo Stato, da che parte sta un Paese che non può e non deve guadagnare sulla solidarietà e che, al contrario, deve dare un segnale chiaro di apprezzamento allo sforzo solidale di chi dona. Non si può e non si deve lucrare sulla sensibilità dei cittadini e sugli sforzi che la ricerca scientifica compie per vincere la lotta contro la sclerosi multipla, la distrofia muscolare ed i tumori. Lavorare per sconfiggere queste malattie significa contribuire a rafforzare la sanità pubblica ed a garantire il diritto alla salute dei cittadini. Per questo motivo oltre a proseguire lungo il percorso della decontribuzione occorre che ora il Governo renda concreto quando ottenuto facendo diventare norma il mio emendamento al DL Sostegni – bis. È l’ultimo miglio ma bisogna percorrerlo in fretta», dice Paolo Russo, parlamentare di Forza Italia.
«L’approvazione dell'emendamento offre uno strumento straordinario alla ricerca, ma non basta. Per far sì che possa rapidamente tradursi in un reale beneficio, è urgente che venga concretizzato con misure attuative per l’anno in corso e, ci auguriamo, confermato anche per il futuro - spiega Marco Foiani, Direttore Scientifico di IFOM, istituto di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. – La ricerca scientifica ha alti costi e questa misura ci consente di investire con maggiore efficacia le donazioni dei nostri sostenitori per rendere la ricerca sul cancro sempre più competitiva a livello internazionale».
«La ricerca di AISM con la sua Fondazione FISM ha un impatto concreto sulla vita delle persone con sclerosi multipla e con patologie similari e il nostro compito di ricercatori, 500 al fianco di AISM e della sua Fondazione, è portarla avanti ogni giorno, perché ogni giorno, un piccolo o grande successo che sia, è vita per i nostri pazienti. Abbiamo bisogno di fondi per portare avanti le nostre ricerche e, a nome di tutti i ricercatori, auspico che questo emendamento ci aiuti a finalizzare i tanti progetti che sono ancora fermi nei nostri laboratori o che hanno bisogno di risorse aggiuntive per poter proseguire. È essenziale che questa misura si concretizzi per permetterci una ricerca sempre più incisiva, che arrivi a casa del paziente, che sia sempre di più innovativa e multidisciplinare. Una ricerca che come emerso chiaramente durante la pandemia non è soltanto la principale risposta per i bisogni di salute dei cittadini ma anche un fondamentale fattore per la ripresa e lo sviluppo della nostra comunità», dDichiara Marco Salvetti, neurologo, ricercatore, membro del Consiglio di Amministrazione della FISM.
«Si tratta di una misura estremamente importante e in grado di dare un impulso concreto al mondo della ricerca scientifica che, oggi più che mai, gioca un ruolo cruciale per il futuro dell’intero Paese. L’auspicio è che questa norma possa essere confermata anche negli anni venturi – ha dichiarato Andrea Ballabio, Direttore dell’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli – Si tratta di un passo iniziale ma significativo, soprattutto per realtà non profit come Fondazione Telethon che lavorano ogni giorno grazie alla generosa partecipazione dei cittadini a sostegno di migliaia di ricercatori impegnati a trovare risposte che possano contribuire al benessere di tutti».
La ricerca scientifica rappresenta oggi sempre di più una risorsa strategica per il nostro Paese. Mettere la scienza e i ricercatori nelle condizioni più idonee per svolgere il loro compito è e sarà dunque uno snodo fondamentale affinché possano essere raggiunti importanti traguardi e fornite risposte concrete in termini di cure e terapie per i pazienti che proprio alla ricerca guardano con sempre maggiore speranza.