La ricerca italiana è all’avanguardia al mondo e attiva in tutti i campi coinvolti nella sclerosi multipla. L’AISM insieme alla sua Fondazione (FISM) si colloca primo finanziatore della ricerca in Italia, terzo tra le principali associazioni nel mondo. Condivide a livello internazionale i percorsi strategici e gli ambiti più promettenti della ricerca su cui investire. Negli ultimi due anni è di oltre 7 milioni di euro l’impegno della FISM nella ricerca scientifica. E solo nel 2008 ha messo a disposizione dei ricercatori complessivamente 3,9 milioni di euro.
Con un incremento rispetto allo scorso anno nei finanziamenti alla ricerca scientifica AISM attraverso la sua Fondazione FISM, si conferma primo ente finanziatore della ricerca scientifica in Italia e terzo nel mondo tra le associazioni che finanziano la ricerca dopo Usa e Canada. Solo nel 2008 sono stati finanziati 27 progetti di ricerca e 6 borse di studio e 5 progetti speciali per un importo che va oltre i 3,9 milioni di euro.
Neurobiologia, genetica, eziopatogenesi, riabilitazione. Il Progetto speciale sulle staminali. E un nuovo Centro di risonanza magnetica. Sei ambiti strategici, sei progetti di fondamentale importanza per la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla finanziati dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla e resi possibili anche grazie ai fondi destinati da tutti gli italiani che hanno voluto sostenere la FISM tramite il 5 per mille delle dichiarazioni dei redditi 2006, versato dallo Stato ad agosto 2008.
Solo tra il 2007 e il 2008 è di oltre 7 milioni di euro l’impegno della FISM per la ricerca scientifica. Complessivamente negli ultimi 20 anni sono stati investiti 24 milioni di euro per sostenere la ricerca scientifica. Sono stati finanziati circa 300 progetti di ricerca e un centinaio di borse di studio senza ricorrere ad alcun finanziamento pubblico.
L’Associazione con la sua Fondazione promuove lo sviluppo della ricerca sulla sclerosi multipla in Italia e nel mondo, insieme alle altre principali associazioni sclerosi multipla, sia aumentando l’entità dei finanziamenti, sia aprendo filoni di ricerca innovativi, che partecipando a progetti coordinati a livello internazionale. Per dare più forza alla ricerca per identificare la causa e per trovare la cura della sclerosi multipla AISM contribuisce, attraverso la condivisione internazionale con i principali attori e finanziatori della ricerca, a delineare i percorsi strategici e gli ambiti più promettenti nei quali investire quali le cellule staminali, la comprensione dei meccanismi della malattia, la ricerca terapeutica e l’utilizzo delle neuroimmagini. Un campo quest’ultimo fondamentale che ha contribuito a far conoscere la storia naturale della malattia, ha dato un contributo alla diagnosi precoce e allo studio dei nuovi trattamenti. Un campo in cui AISM è sempre stata all’avanguardia negli ultimi dieci anni creando ben tre Centri di Ricerca in Risonanza Magnetica.
Un altro campo in cui la ricerca italiana finanziata dalla FISM è all'avanguardia è la sperimentazione con le cellule staminali adulte. Grandi aspettative sono riposte nel progetto speciale sulle cellule staminali, volto a chiarire i meccanismi che sostengono l’azione immunomodulante e riparatrice delle cellule staminali, verificarne la capacità di attecchire nel sistema nervoso e studiarne la sicurezza in vivo per arrivare all’utilizzo nell’uomo.
Anche il bando 2009, come nel 2008, sosterrà i “Progetti di eccellenza” dedicati a finanziare progetti di ricerca triennali di ampio respiro su temi particolarmente importanti che richiedono un periodo di tempo più lungo per essere realizzati e che coinvolgono più centri di ricerca. Seguendo l’obiettivo AISM di formare giovani ricercatori nel bando è inserito anche il contributo “Costruisci una carriera nella ricerca scientifica” rivolto a ricercatori italiani qualificati con lo scopo di facilitare il loro rientro all’estero e il loro trasferimento in un istituto di eccellenza in Italia. Far crescere professionalmente i ricercatori è un importante progetto di condivisione a livello internazionale. Ne è esempio Carla Taveggia laureata in biologia, che dopo sei anni passati alla New York University, con un finanziamento dell'Associazione Sclerosi Multipla Statunitense (NMSS) è rientrata in Italia con un contributo FISM. Fino al 2011, presso l’Istituto San Raffaele di Milano, la ricercatrice continuerà le sue ricerche finalizzate a comprendere i meccanismi che controllano la mielinizzazione per contribuire allo sviluppo di nuove terapie che favoriscano e promuovano la sopravvivenza neuronale.
LE STRATEGIE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E LE AREE DI INTERVENTO
Nell’attuale scenario, dove le conoscenze sulla sclerosi multipla sono sempre più delineate la FISM agisce sulla base di due principi: favorire l’approccio interdisciplinare e un coinvolgimento multicentrico dei ricercatori che, grazie alla collaborazione di gruppi e centri di ricerca con competenze e indirizzi di ricerca differenti, valorizzi e integri i diversi contributi e sostenere una organizzazione della ricerca che favorisca la piena collaborazione fra i ricercatori in Italia e all’estero, per ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili e conseguire la migliorare efficacia ed efficienza. Questo per perseguire l’obiettivo di AISM e FISM: sostenere progetti di ricerca mirati a portare un significativo contributo alla identificazione della causa, della patogenesi e della cura della malattia, al miglioramento della diagnosi e della prognosi, nonché al miglioramento dei servizi e della qualità di vita delle persone con sclerosi multipla.
Le aree di intervento su cui è particolarmente impegnata la FISM sono: la neurobiologia, che fa luce su quanto accade nelle strutture delle cellule del sistema nervoso, la genetica, che può individuare i geni coinvolti nello sviluppo della malattia, la neuroimmunologia, che esamina i meccanismi che innescano o che possano bloccare l’infiammazione, la diagnosi e il monitoraggio, che diventano più efficaci grazie alla messa a punto di nuovi strumenti e nuove tecnologie.
Importanti sono anche gli studi sulle terapie neuroprotettive per favorire processi riparativi e protettivi degli assoni e sviluppare nuovi trattamenti antinfiammatori contro la malattia, le terapie sintomatiche che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita della persona con SM.
Importante è il campo delle terapie riabilitative innovative basate anche sull’integrazione degli apporti del neuroimaging e della bioingegneria, per migliorare l’attività e per ridurre disabilità e handicap.