Il Governo si è impegnato a favorire forme di conciliazione di vita, lavoro e cura per chi convive una condizione di malattia come la sclerosi multipla. Seguiremo i decreti di attuazione affinché le disposizioni si concretizzino nel 2015
Dopo aver traghettato tra Senato, Camera e Senato, il 16 dicembre scorso il Jobs Act è entrato in vigore. La legge n.183 del 2014, infatti, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.290 del 15 dicembre.
Nelle settimane precedenti la pubblicazione AISM ha condotto un dialogo diretto con alcuni parlamentari, in particolare gli on. Zardini, Rotta e Boccuzzi, al fine di porre in evidenza l’importanza di agire per favorire l’inserimento e mantenimento al lavoro delle persone con sclerosi multipla. Un dialogo che ha portato alla presentazione in Commissione Lavoro della Camera di quattro emendamenti in materia di conciliazione dei tempi di vita e lavoro per le persone con SM e altre patologie croniche e ingravescenti. Materia cui il Jobs Act dedica ampio spazio.
Gli emendamenti, non approvati in Commissione, sono stati riproposti in un OdG dall’on. Boccuzzi e riguardano i seguenti temi di interesse: favorire la conciliazione dei tempi non solo di vita e lavoro, ma anche di cura; prevedere forme di flessibilità; prevedere la possibilità di fruire dei congedi parentali in modo frazionato e dei permessi per cura e di cura; prevedere espressamente il diritto al part-time, già sancito per i malati oncologici, anche per le persone con malattie croniche ingravescenti come la SM e la possibilità di riconversione al full-time su richiesta.
Richieste, quelle presentate, che mettono in evidenza come – nello specifico caso della sclerosi multipla – la molteplicità dei sintomi e delle manifestazioni della malattia incidano fortemente sulla capacità lavorativa delle persone. In assenza di un ambiente di lavoro capace di valorizzare le diversità e di favorire il mantenimento mediante forme di accomodamento ragionevole (inteso nel senso più ampio del termine), le persone sono portate ad un precoce abbandono dell’occupazione con un conseguente aggravio dei costi sociali.
Si tratta di proposte importanti, volte a migliorare l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sclerosi multipla ed altre patologie ingravescenti e che, per tale ragione, oltre ad essere stati condivisi anche da CISL – con la quale AISM ha da tempo instaurato una proficua collaborazione sui temi legati alla disabilità e lavoro – sono stati valutati positivamente anche dal Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le Politiche Sociali, Teresa Bellanova. Il sottosegretario ha infatti dato parere favorevole all’Ordine del Giorno presentato dall’on. Boccuzzi: pur se non accolti in questa fase, gli emendamenti proposti sono stati giudicati di grande interesse e meritevoli di essere rivalutati in sede di decreti attuativi.
A questo proposito, il Governo si impegna, in applicazione del Jobs Act, a favorire le forme di conciliazione di vita, lavoro e cura per i lavoratori che vivono una condizione di grave malattia e a favorire altresì le forme di flessibilità già espressamente riconosciute ad altre patologie. Tale risultato rappresenta sicuramente un riconoscimento formale del Governo, su spinta del Parlamento, ai tanti lavoratori con sclerosi multipla. Ora non resta che aspettare i decreti di attuazione – che secondo le previsioni più realistiche arriveranno per i primi mesi del 2015 – e continuare a sostenere l’Ordine del giorno di nostro specifico interesse e a lavorare affinché questi trovino corpo e attuazione all’interno della delega in materia di conciliazione dei tempi di vita, cura e lavoro.