Il disturbo dello spettro della neuromielite ottica (Neuromyelitis Optica Spectrum Disorder, NMOSD) è una malattia demielinizzante, autoimmune, rara, del sistema nervoso centrale, spesso diagnosticata erroneamente come sclerosi multipla, che danneggia principalmente i nervi ottici e il midollo spinale. La malattia è caratterizzata da un decorso variabile da persona a persona, con ricadute imprevedibili e una disabilità che si accumula ad ogni ricaduta successiva.
Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) della European Medicine Agency (EMA) ha adottato un parere positivo sul farmaco satralizumab (nome commerciale Enspryng), concedendone l'autorizzazione all'immissione in commercio.
Il trattamento è indicato per il trattamento dei disturbi dello spettro della neuromielite ottica (NMOSD), in monoterapia o in combinazione con terapia immunosoppressiva, in persone a partire da 12 anni anni di età che presentano anticorpi anti-acquaporina-4 IgG (AQP4-IgG).
Satralizumab deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della neuromielite ottica (NMO) o NMOSD. La modalità di assunzione è la soluzione iniettabile (120 mg / mL) in siringhe preriempite.
Satralizumab è un anticorpo monoclonale, che si lega alle due forme del recettore IL-6, con l’obiettivo di bloccarne le vie di segnalazione e prevenire la risposta infiammatoria, coinvolta nella patogenesi di NMOSD. Gli effetti indesiderati più comuni sono infezioni, artralgia, reazioni al sito di iniezione, leucopenia e aumento delle transaminasi.
Fonte: EMA