Al centro del dibattitto da qualche mese la non cumulabilità dei redditi per l'erogazione dell'assegno. L'ultimo testo presentato alla Commissione Affari sociali esclude il reddito del coniuge
Marzo 2013 ha portato il riaccendersi delle polemiche sui redditi per l’invalidità: con la circolare n° 49 del 28 Dicembre 2012 l’INPS aveva previsto di conteggiare i redditi del coniuge insieme a quelli della persona disabile, ai fini del calcolo del limite di reddito per erogare la pensione di inabilità (civile).
Sotto la pressione delle associazioni si era poi tirata indietro: con il messaggio datato 14 Gennaio 2013 ha ritirato e rettificato la sua circolare; si era così aperto un confronto, ancora in corso, fra INPS e Ministero del lavoro per chiarire la questione. Nel frattempo i limiti reddituali continuano ad essere quelli di sempre (individuali).
Tuttavia questa marcia in dietro dell’Istituto Previdenziale non ha risolto la questione. La Federazione Superamento Handicap (FISH) ha rilevato che si dovesse affrontare con una legge. La posizione dell’INPS di calcolare il reddito del coniuge avvallata da alcune sentenze della Corte di Cassazione, infatti, fa temere che il confronto con il Ministero del Lavoro possa risolversi nella decisione di prevedere un reddito familiare da utilizzarsi per erogare tutte le provvidenze dell’invalidità civile.
FISH ha quindi mosso un appello a tutti i parlamentari e chiesto che fosse portata avanti una legge specifica in parlamento: aveva invitato a portare in discussione in parlamento una precisa Proposta di Legge (Atti della Camera, 4231) che non è mai giunta alla discussione.
Ora una proposta di legge è stata formalizzata e assegnata alla Commissione Affari sociali: la proposta di legge n. 538 agli Atti della Camera del 26 marzo scorso (firmataria l’onorevole Margherita Miotto) è stata formalmente assegnata alla XII Commissione Affari sociali il 6/6/2013. La proposta mira a risolvere la questione stabilendo una volta per tutte l’esclusione del reddito del coniuge.
L’auspicio è che la legge venga ora velocemente portata in discussione e inizi il suo iter parlamentare per l’approvazione.