Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Neurology ha analizzato la distribuzione spaziale e la frequenza delle lesioni corticali rilevate con Immagini di Risonanza Magnetica (RMI) in persone con SMRR e SMPP.
La presenza di lesioni corticali e la loro localizzazione a livello cerebrale nelle persone con sclerosi multipla (SM) è stata dimostrata da diversi studi istopatologici. La visualizzazione di tali lesioni in vivo, tramite tecniche di neuroimaging, e quindi la determinazione del loro ruolo nella fisiopatologia della malattia, in termini di accumulo di disabilità irreversibile, è rimasta invece per lungo tempo un compito assai complicato.
Recenti studi hanno permesso di verificare che la presenza delle lesioni corticali nella SM può essere valutata anche in vivo utilizzando specifiche metodiche di risonanza magnetica.
Nel presente studio, finanziato anche dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e la sua Fondazione, effettuato in collaborazione tra il gruppo del Dott. Massimiliano Calabrese dell'Università di Padova e quello del Prof. Nicola De Stefano dell’Università di Siena, tramite sofisticate analisi di imaging, è stata costituita una mappa probabilistica delle lesioni corticali.
Sono state valutate 149 persone con SM, di cui 103 con SM recidivante remittente (SMRR) e 46 con SM primariamente progressiva (SMPP), tramite risonanza magnetica che includeva anche la metodica chiamata “double inversion recovery (DIR)”, sensibile nell’identificare le lesioni corticali.
La mappa probabilistica delle lesioni corticali evidenziabili in DIR ha permesso di evidenziare in quale sede anatomica e con quale probabilità è possibile evidenziare le lesioni corticali nelle persone con SM. Si è così stabilito che la stragrande maggioranza (oltre l'80%) delle lesioni corticali è situato nella regione fronto-temporale (con una particolare prevalenza nelle regioni che controllano i movimenti) e nel cingolo.
Questo studio ha analizzato per la prima volta la distribuzione spaziale e la frequenza delle lesioni corticali rilevate con RMI. Le analogie tra i dati ottenuti di imaging ed i dati istopatologici suggeriscono che le immagini di risonanza con metodica DIR possono evidenziare con sufficiente precisione le lesioni focali nelle regioni corticali dei pazienti con SM, fornendo informazioni utili anche alla clinica.
Imaging distribution and frequency of cortical lesions in patients with multiple sclerosis. Calabrese M, Battaglini M, Giorgio A, Atzori M, Bernardi V, Mattisi I, Gallo P, De Stefano N. Neurology. 2010 Aug 25.