Il 7 giugno il lancio di un nuovo studio della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Pochi giorni prima, il 30 maggio, in occasione del Congresso FISM, l’annuncio della prima infusione di staminali neurali su una persona con SM all’Ospedale San Raffaele. Entrambe le sperimentazioni dureranno 3 anni
Le cellule staminali sono da diversi anni al centro di studi scientifici nel campo della sclerosi multipla. AISM, con la sua Fondazione, ha avuto un ruolo pionieristico in questo ambito di ricerca, sostenendo ormai oltre 15 anni fa le prime sperimentazioni, all’avanguardia in Italia così come a livello internazionale.
Due recenti notizie riguardano questo ambito di ricerca. Il 7 giugno è stato dato l’annuncio del via libera a un nuovo studio multicentrico sul trapianto di cellule staminali cerebrali umane nella sclerosi multipla. La ricerca - coordinata dal Prof. Angelo Luigi Vescovi dell’IRCCS Casa Sollievo Della Sofferenza di San Pio di San Giovanni Rotondo (FG) - ha ricevuto l’ok di AIFA e dei Comitati etici. Si tratta di uno studio di fase I che testerà la sicurezza del trattamento in persone con sclerosi multipla secondariamente progressiva.
AISM con la sua Fondazione era presente alla conferenza stampa. «Avremo modo di seguire anche questa sperimentazione per dare le informazioni corrette alle persone con sclerosi multipla, in attesa dei risultati. Come ente no profit crede ed investe dal 2000 nella ricerca sulle cellule staminali. Oggi la ricerca procede, soprattutto nel campo delle forme progressive, arrivando ad una fase pre-clinica e clinica, questo è un elemento che interessa molto da vicino le persone con SM», afferma Mario A. Battaglia, Presidente FISM.
Solo pochi giorni prima, il 29 maggio, in occasione del Congresso FISM è stato presentato l’avvio della sperimentazione in cui per la prima volta al mondo una persona con sclerosi multipla secondariamente progressiva ha ricevuto un’infusione di cellule staminali neurali. Si tratta di uno studio già sostenuto da AISM e la sua Fondazione. Anche questa ricerca è di fase I, ovvero per testare la sicurezza del trattamento, ed è condotta dal Prof. Gianvito Martino - Direttore Scientifico dell’Ospedale San Raffaele e capo Unità di ricerca in Neuroimmunologia - su persone con SM primariamente progressiva. «Ci vorrà 1 anno per completare la fase di somministrazione, a cui seguiranno due anni di controlli dei pazienti trapiantati per valutare l’insorgenza di eventuali effetti collaterali», afferma il Prof. Martino nell’intervista rilasciata in occasione del Congresso FISM. Per entrambi gli studi la durata prevista è di 3 anni, e la sperimentazione è limitata a pochi casi selezionati.
AISM con la Fondazione ha anche sostenuto il percorso dalla ricerca di base a quella sull’uomo con le cellule staminali mesenchimali. Infatti, lo studio multicentrico internazionale di fase II -coordinato dal Prof. Uccelli dell'Università di Genova - Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica - iniziato nel 2002, si sta avviando verso la fase conclusiva.
Continueremo a monitorare e a comunicare l’avanzamento delle conoscenze nell’importante area di studio delle cellule staminali per la sclerosi multipla.