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03/07/2013

5 per mille: la petizione di Vita

 

Lo stato sottrae 92 milioni alle associazioni sui fondi del 5 per mille donato dagli italiani nel 2011. Sottratti 2,5 milioni all’AISM in due anni: sulla rete la petizione di Vita per la proposta di legge

 

Il web si mobilita, e in poco più di una settimana sono più di 1300 le firme raccolte da Vita.it: “sappiatelo” cita l’ hashtag al centro della pagina, al termine della quale è possibile firmare una petizione per la regolarizzazione della legge sul 5 per mille.

 

Un vero e proprio “gap” di 92 milioni come da notizia diffusa nelle scorse settimane dal Viceministro dell’Economia Stefano Fassina, in risposta all’interrogazione parlamentare dell’ on. Luigi Bobba, nell’ultima edizione sembrerebbero mancare all’appello circa 92 milioni, ovvero la differenza tra i fondi raccolti dai contribuenti con il 5 per mille del 2011 (488 milioni) e i fondi effettivamente ripartiti (395 milioni). Questo significa che il 5 per mille è ormai diventato un 4 per mille.

 

Di conseguenza risultano ben 2,5 milioni automaticamente sottratti all’ AISM, che negli ultimi 23 anni ha investito più di 40 milioni di euro per la ricerca sulla SM. Una cifra troppo importante per passare inosservata,  che già in precedenza aveva indotto la nostra associazione  a organizzare una raccolta firme per eliminare il tetto di spesa (attualmente fissato a quota 400 milioni) e per stabilizzare il 5 per mille nel lungo periodo. Programmare inoltre le attività da finanziare con la cifra garantita dal 5 per mille diventa poi di priorità assoluta: la definizione dei tempi di erogazione dei fondi risultano altrettanto importanti. E ciò sarebbe possibile  evitando il percorso, non sempre lineare, di approvazione delle manovre finanziarie annuali.

 

Vita.it ha immediatamente rilanciato tramite una petizione sul web, per mezzo della quale si fa immediata richiesta dell’abolizione del tetto, stabilizzando definitivamente il sistema e legittimando la totalità dei fondi destinati al Terzo settore. Al seguente link è sufficiente inserire i propri nome e cognome, più un indirizzo mail valido, per poter firmare la petizione.