Nel 2010 destinati da AISM 4,3 milioni di euro alla ricerca scientifica finanziati 37 progetti di ricerca e 13 borse di studio pubblicati 76 lavori FISM in riviste scientifiche Impact factor medio 6,7
Nel 2010 sono stati finanziati 37 progetti di ricerca e 13 borse di studio. Complessivamente AISM con la sua Fondazione ha stanziato, nel 2010 alla ricerca scientifica sulla sclerosi multipla (SM), 4,3 milioni di euro sia attraverso il Bando di ricerca che finanziando i progetti speciali: progetti di ampia portata come quelli sui fattori genetici, sulle cellule staminali e sulla possibile correlazione tra malformazione venosa (CCSVI) e SM. Progetti che mettono in rete i ricercatori e vedono il coinvolgimento di molti Centri di ricerca a livello nazionale e internazionale.
Solo nel 2010 sono stati pubblicati in prestigiose riviste scientifiche 76 lavori FISM con un impact factor medio di 6,7 (la misurazione scientifica dell’importanza del lavoro attraverso il peso della rivista scientifica che ha scelto di pubblicarlo). Lo scorso anno era il 5,6. – “la ricerca AISM è una ricerca di eccellenza riconosciuta a livello internazionale e documentata dal valore di Impact factor su cui AISM da anni si attesta sempre ad alti livelli. Quest’anno è stato particolarmente significativo rispetto agli ultimi tre anni il cui indice si era attestato mediamente al 5,6” – dichiara Mario Alberto Battaglia, Presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.
Da oltre 20 anni AISM con FISM ha investito nella ricerca oltre 30 milioni di euro, finanziato 367 progetti di ricerca e 119 borse di studio. Cifre che collocano l’Associazione al primo posto in Italia per la ricerca scientifica sulla SM e tra i principali sostenitori della ricerca nel mondo, con USA, Canada e Regno Unito. Con la Federazione Internazionale delle Associazioni di SM, AISM con la sua Fondazione, definisce nuove strategie di ricerca a livello internazionale.
DOVE SIAMO OGGI
Con l’apporto di molti ricercatori, AISM costruisce un circolo virtuoso di connessioni tra gli studi di ricerca di base, gli studi pre-clinici verso nuove terapie, la ricerca sulle cure, la ricerca riabilitativa e sui sintomi. Questo scenario porta l’Associazione ad impegnarsi, in un contesto internazionale, a raggiungere obiettivi sfidanti per lo sviluppo di cure e per la comprensione delle cause della malattia, per l’individuazione di nuove terapie neuro protettive, per lo sviluppo di cure delle forme progressive, per avere una qualità di vita oltre la SM.
Nessun ambito, quindi, è trascurato. La ricerca in AISM prosegue il suo percorso a 360° impegnandosi in tutti i campi di maggior importanza non solo per trovare la causa e la cura della SM per il futuro ma anche per consentire, oggi, una migliore qualità di vita della persona con SM, autonomia e inclusione sociale. Ecco quindi che il 13% del totale finanziato va alla ricerca clinica e riabilitativa. Il 12% a pari merito va alla ricerca sulle cellule staminali, che nel 2011 prevede la sperimentazione sull’uomo, alla ricerca preclinica e agli studi sulla verifica sull’ipotesi di correlazione tra CCSVI e SM. L’11% del totale dei fondi sono destinati alla epidemiologia/eziopatogenesi, passando per neuroimmunologia (10%) neuroimmagini (9%), neurobiologia e patogenesi (8%) e genetica (5%).
In occasione della Settimana Nazionale della sclerosi multipla l’AISM presenta il Manifesto della Ricerca in cui sono raccolti la storia dell’associazione e gli obiettivi per il futuro.
AISM da oltre 40 anni dedica alla persona con sclerosi multipla un’attenzione a 360 gradi raggiungendo risultati concreti per le persone con SM nell’affermazione dei diritti, nell’assistenza e nella ricerca scientifica. Come ogni ambito dell’attività, anche nella ricerca scientifica l’Associazione segue tre presupposti:
- mettere sempre la persona al centro di ogni decisione e non viene trascurato nessun ambito che possa garantire un beneficio anche a una sola persona con sclerosi multipla,
- promuovere l’eccellenza in qualsiasi ambito di ricerca finalizzata a migliorare la qualità di vita delle persone con SM, perfezionare il trattamento dei sintomi e l’approccio globale alla gestione della malattia e rallentare la progressione della disabilità
- una informazione rigorosa, corretta e completa e con risultati certi sulla ricerca affinché la persona con SM possa scegliere, con piena consapevolezza, il miglior trattamento per la sclerosi multipla.
LE SFIDE DELLA RICERCA.
Con questi presupposti l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla si propone di vincere delle sfide importanti.
L’AISM con la sua fondazione indirizza, promuove e finanzia la ricerca scientifica in ogni ambito perché vuole arrivare alla cura definitiva e a mettere a disposizione di ogni persona con SM trattamenti per una vita di qualità. Per i prossimi anni, grazie anche allo strumento del 5 per mille, AISM destinerà sempre più fondi alla ricerca con l’obiettivo di arrivare nel 2013 a investire 6 milioni di euro tra bando annuale e progetti speciali. I progetti che avranno la massima priorità per i prossimi tre anni sono:
- progetti di ricerca verso la conoscenza delle cause della malattia, premessa per raggiungere migliori trattamenti e trovare la cura definitiva,
- sviluppo di nuove terapie in grado di incidere sulla progressione della malattia,
- progetti di ricerca verso trattamenti a 360° della persona con sclerosi multipla
UNA CARRIERA NELLA RICERCA SCIENTIFICA
La lotta alla ricerca si vince grazie ai ricercatori. Per questo, nell’ambito del bando annuale, FISM dedica grande attenzione a sostenere il percorso scientifico dei ricercatori di talento. C’è oggi, in AISM, una generazione di ricercatori di alto livello che sono cresciuti e stanno crescendo grazie all’Associazione. AISM ha messo a punto un percorso per sostenere e rafforzare i ricercatori dall’inizio e durante la loro “carriera nella ricerca scientifica”. Sono oggi a disposizione dei ricercatori borse di addestramento presso gruppi di ricerca consolidati, borse di ricerca per progetti realizzati autonomamente e borse senior per i ricercatori che sono diventati capaci di guidare gruppi di ricerca. E da quest’anno la novità: viene ampliato il percorso della borsa Rita Levi Montalcini, istituita per facilitare il rientro dall’estero di ricercatori italiani qualificati o il trasferimento di ricercatori qualificati da un istituto all’altro in Italia. AISM al termine della borsa, in accordo con l’Istituto che ha ospitato il ricercatore, valuterà la possibilità di adottare il ricercatore offrendo un ulteriore percorso di “carriera” nella ricerca sulla sclerosi multipla creando un laboratorio di eccellenza.
La Borsa Rita Levi Montalcini, lanciata nel 2007, prevede un finanziamento triennale dedicato a ricercatori qualificati, di talento e scientificamente autonomi che desiderano rientrare in Italia dall’estero e condurre presso una istituzione italiana di ricerca di eccellenza un proprio progetto di ricerca. La prima assegnataria è stata la ricercatrice Carla Taveggia, laureata in biologia, che ha iniziato l’attività in Italia nel marzo 2008. Rientrata dall’estero dalla New York University, oggi ha concluso il triennio e prosegue gli studi sulla biologia della mielina presso il San Raffaele di Milano.
LE STRATEGIE DELLA RICERCA A LIVELLO INTERNAZIONALE. LA RICERCA ITALIANA, CON AISM, IN PRIMA FILA.
Grazie all’impegno che AISM mette nella ricerca e all’accreditamento ottenuto in questi anni, l’Associazione è punto di riferimento anche a livello internazionale. L’AISM con la sua Fondazione contribuisce, attraverso la condivisione internazionale con i principali attori e finanziatori della ricerca, a delineare i percorsi strategici e gli ambiti più promettenti nei quali investire. Promuove e finanzia anche lo sviluppo di linee guida per la gestione dei trattamenti per la SM.
L’AISM con FISM promuove network internazionali di eccellenza come il primo studio sull’uomo con le cellule staminali mesenchimali e lo sviluppo di potenziali terapie nelle forme progressive della malattia.
LA SM PEDIATRICA
Sono partiti due studi nel 2010. Uno per lo studio di fattori ambientali coinvolti nello sviluppo della SM. L’altro finalizzato a definire un registro per la raccolta omogenea a livello internazionale dei dati clinici e terapeutici fondamentali della malattia. Parallelamente si è sviluppata un consenso internazionale per delineare le linee guida per la gestione e il trattamento della forma pediatrica di SM all’interno di questa attività è in fase avanzata di elaborazione un documento, indirizzato agli enti regolatori internazionali e agli attori della ricerca clinica che riporterà le linee guida per il trattamento farmacologico e per le sperimentazioni cliniche con nuovi farmaci.
FASTFORWARD: arrivare il prima possibile alla cura della malattia.
Il no profit va ad investire lì dove una carenza di finanziamenti, da parte delle case farmaceutiche, rallenta lo sviluppo di molecole che possono trasformarsi in cura per la persona con SM. Grazie al no profit quindi oggi è possibile accelerare, anche nel campo della sclerosi multipla, il passaggio dalla ricerca di base a quella applicata andando a investire nella sperimentazione pre-clinica, cioè quell’area in cui vengono condotte le prove in laboratorio di molecole promettenti. Un area di grande interesse per la ricerca. E’ stato recentemente creato, a livello internazionale, un progetto innovativo che si chiama «Fastforward». Vuol dire, appunto, avanti veloce, è nato nell’USA nell’ambito della National Multiple Sclerosis Society. Questa sinergia tra diverse associazioni nazionali di SM nel mondo serve per colmare la distanza tra ricerca di base, effettuata in laboratorio, e ricerca clinica, fornendo finanziamenti che permettano di accelerare i processi di valutazione pre-clinica dei potenziali trattamenti farmacologici per le persone con SM. Spesso la qualità della vita di una persona con una malattia cronica è legata all’efficacia dei farmaci che ha a disposizione. Ma il percorso per arrivare a un nuovo farmaco è lungo: servono 10-15 anni di studi con molte sperimentazioni, e le probabilità di successo sono 1 su 5-10 mila, con costi che partono da diverse decine di milioni e possono superare il miliardo di euro. Ecco perché il mondo del no profit ha deciso di fare il proprio ingresso nella ricerca traslazionale: per stabilire quali sono le priorità, contribuire a individuare potenziali molecole e accelerare il trasferimento dei risultati dalla ricerca all’attività clinica e alla cura.
Si salvano così progetti a forte impatto per la SM: progetti di nuove terapie che potrebbero rallentare, modificare o fermare il decorso della malattia e quelli che potrebbero permettere una migliore gestione dei sintomi e quindi una miglior qualità di vita. In Italia, con Fastforward, insieme a Jdrf (Associazione internazionale per il diabete giovanile) è stata finanziato un progetto di AXXAM, azienda biotecnologica di Milano per individuare composti che possano modulare l’attività di specifici canali ionici all’interno del sistema immunitario diventando potenziali terapie per queste malattie.