I disturbi cognitivi fanno parte dei sintomi invisibili della sclerosi multipla, anche della forma progressiva. Cosa significa invisibili? Che ci sono ma non si vedono. Che le persone che ci stanno vicino non li percepiscono, e a volte anche chi li subisce fa fatica ad esserne consapevole.
Chi non ha mai avuto momenti di difficoltà a seguire una conversazione? Chi non si è mai dimenticato un nome, l’ora di un appuntamento, o di fare un compito importante? Chi non ha mai avuto difficoltà a portare a termine un lavoro?
Cose che capitano a tutti. Ma chi ha la sclerosi multipla può incappare in questi intoppi più spesso, quando è la patologia a causarli agendo sul sistema nervoso centrale.
Questo può creare incomprensioni, frustrazioni, per non dire vergogna o sensi di colpa.
Esistono esami per valutare l’impatto di questi disturbi causati dalla sclerosi multipla, ed esistono strategie per gestirli, e a volte sono molto semplici. La ricerca sta fornendo nuove soluzioni per le persone con sclerosi multipla.
È su questi temi che si concentra il prossimo evento promosso dalla International Progressive MS Alliance - di cui AISM con la sua Fondazione è un membro fondatore - che sarà trasmesso il 9 novembre 2023 alle 17.00 su questa pagina e sulla pagina Facebook di AISM, attraverso una conversazione con diversi esperti. L'incontro è trasmesso con i sottotitoli in italiano.
Chi ci sarà
Nancy D. Chiaravalloti è Direttrice del Centro di Neuropsicologia e Neuroscienze e del Centro di Ricerca sui Traumi del Cervello presso la Kessler Foundation e Professore presso la Scuola di Medicina di Rutgers University, New Jersey.
Dawn Langdon, PhD, è Professore di Neuropsicologia presso la Royal Holloway University di Londra.
Kathy Zackowski, PhD, è Associate Vice-President per la Ricerca presso l’Associazione SM statunitense.
Presenta Angela White, persona con sclerosi multipla e attivista nel movimento dalla sua diagnosi nel 2002.