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27/05/2015

Giovani Ricercatori: a Simone Patergnani il premio del miglior poster del Congresso FISM

Consegnato durante i lavori del meeting in corso a Roma il premio per incentivare i giovani alla ricerca sulla sclerosi multipla. Il vincitore si occupa di studiare il ruolo dei mitocondri nella malattia

Congresso FISM 2015 - Premio Poster
Nella foto: Simone Patergnani, dell'Università di Ferrara, che si è aggiudicato la prima edizione del Premio miglior poster "Giovani ricercatori"

 

Simone Patergnani - 31 anni, biologo dell’Università di Ferrara - è il vincitore della prima edizione del Premio per il miglior poster “Giovani Ricercatori”, istituito da AISM e dalla sua Fondazione, FISM, per incentivare la ricerca sulla sclerosi multipla e promuovere la costruzione e la crescita di una squadra sempre più forte nella lotta contro la malattia.
La targa è stata consegnata durante i lavori del Congresso FISM, meeting annuale che raccoglie tutti i ricercatori sostenuti dall'Associazione e la sua Fondazione, in corso fino al 29 maggio a Roma. Oltre al riconoscimento, Simone riceve un travel grant dal valore di 500 euro, da usufruire per un’attività formativa o un congresso.

 

«Sono stati i giovani ricercatori negli ultimi 20 anni – ha affermato Paola Zaratin, Direttore Ricerca della Fondazione di AISM - a creare la storia consolidata e riconosciuta della ricerca AISM, tanto apprezzata a livello nazionale e internazionale». Per questo, ha annunciato, da qui in avanti ogni anno l'Associazione affiancherà al Premio Rita Levi Montalcini anche il Premio per il miglior Poster, per promuovere e dare spazio ai giovanissimi ricercatori che partecipano ai Bandi e ai Progetti Speciali. 

 

«Ci siamo trovati in difficoltà a fare una scelta tra i poster presentati al congresso», ha spiegato Roberto Furlan, uno dei membri della commissione del premio FISM: «e questo perché il livello era veramente alto. Le motivazioni per cui abbiamo scelto Simone, al di là della bellezza del progetto, del suo interesse e della capacità di presentarlo, è stato l’entusiasmo e la fiamma che ci ha trasmesso nel raccontarlo». 

 

Simone, come spiega nel poster, si occupa di studiare il ruolo dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, nella sclerosi multipla. Per farlo il giovane ricercatore ha osservato gli effetti di una citochina proinfiammatoria, il TNFα (Tumor necrosis factor α), su colture cellulari di oligodendrociti, mimando in vitro la condizione infiammatoria che si osserva nelle persone con SM. “In presenza del TNFα», racconta, «abbiamo osservato un danno ai mitocondri, accompagnato da una mancata produzione della mielina. Anche quando abbiamo utilizzato dei farmaci per recuperare la funzionalità mitocondriale la produzione della guaina mielinica non si ripristinava. L’ipotesi quindi è che fosse coinvolto un meccanismo diverso, che avesse a che fare con l’aumento dell’autofagia, un meccanismo di morte cellulare programmata altamente coinvolta a tutte le patologie correlate all'uomo».

 

Per questo, Simone e colleghi hanno provato a bloccare una molecola correlata all’aumento dell’autofagia, la AMP-chinasi, con una sostanza in grado di inibirla. «Tra le molecole che abbiamo testato una si è mostrata particolarmente efficace, non solo nell’abbassare l’autofagia ma anche nel rispristinare la produzione di mielina». Questo composto però non si può utilizzare in vivo, motivo per cui al momento Simone insieme ai suoi colleghi sta eseguendo uno screening su molecole che abbiano attività simile, per trasferire quindi gli studi sui modelli animali.

 

Il Professor Mario Battaglia, Presidente FISM ha concluso: «Con questo nuovo Premio al Miglior Poster vogliamo sostenere ancora di più l'entusiasmo con cui i giovani ricercatori si avvicinano alla ricerca sulla SM, favorendo la loro possibilità e la loro voglia di fare parte della squadra di ricerca AISM per molti anni a venire. Così rafforziamo sin da oggi quella che anche domani potrà essere una squadra italiana sempre vincente nella ricerca sulla SM, in grado di trovare le soluzioni che consentano a ogni persona con sclerosi multipla di vivere fino in fondo secondo le proprie aspirazioni, capacità e desideri».