La scienziata dell’Università di Milano, ricercatrice FISM, si è aggiudicata il riconoscimento dedicato a donne che hanno saputo coniugare creatività, innovazione e attenzione per il sociale. Fondamentali le sue ricerche sui fenomeni di rimielinizzazione nella SM
Nella foto: la Prof.ssa Maria Pia Abbracchio, al centro, con il suo team di ricerca
Ci sono donne speciali. Donne che sanno guardare al futuro con spirito di innovazione, creatività, che non perdono di vista lo sguardo di insieme e hanno un’attenzione particolare per il sociale. Maria Pia Abbracchio è una di queste. Per questo siamo particolarmente contenti che la ricercatrice dell’Università di Milano, da molti anni al fianco di AISM e della sua Fondazione FISM, si sia aggiudicata il Premio Tecnovisionarie, promosso da Women&Tech – Associazione Donne e Tecnologie - per la sua attività nella ricerca scientifica. È un riconoscimento prestigioso per una donna di scienza che ha dato un contributo importante all’avanzamento delle conoscenze nel campo della sclerosi multipla.
«Se penso al mio rapporto con la ricerca, lo associo subito alla parola “passione”. Fare questo lavoro è un privilegio e una grande occasione di operare per il bene dell’intera società civile. La ricerca permette di fare importanti esperienze umane e di incontrare colleghi di ogni paese e nazionalità, tutti mossi da uno spirito comune. Si impara a lavorare insieme, uniti dalla voglia di spingere sempre un po’ più in là il confine dell’ignoto e forse anche un po’ animati dall’ambizione di riuscire a cambiare la storia delle malattie e migliorare la qualità di vita per i pazienti», ha scritto la ricercatrice appena saputo del Premio.
«A Maria Pia Abbracchio vanno le nostre più sentite congratulazioni per questo importante riconoscimento – dice Paola Zaratin, Direttore Ricerca Scientifica FISM, che consegnerà il Premio – Noi che la conosciamo bene non ne siamo affatto stupiti. La sua passione ha già portato risultati importanti nel campo della sclerosi multipla, con le scoperte riguardanti il recettore GPR17, sostenute da AISM e la sua Fondazione. Il suo spirito di collaborazione verso un obiettivo comune va all’unisono con una delle sfide più urgenti per dare risposte alle persone con SM: realizzare le priorità della ricerca dell’Agenda SM 2020 con il coinvolgimento di tutti i protagonisti».
Il GPR17 è un recettore che individuato in una serie di studi condotti a partire dal 2006 da ricercatori delle Università di Milano, Pisa, Torino e del CNR, grazie anche a finanziamenti di AISM e della sua Fondazione, con il coordinamento della Prof.ssa Maria Pia Abbracchio. I ricercatori hanno individuato GPR17 come un nuovo interruttore molecolare che, in modelli sperimentali, influisce sulla produzione di mielina. Si tratta dunque di un meccanismo molto importante per comprendere meglio fenomeni di rimielinizzazione, che potrebbero portare a riparare il danno causato dalla sclerosi multipla.
La premiazione della decima edizione del Premio Tecnovisionarie, dedica proprio a “Creatività e innovazione”, si svolge venerdì 19 maggio a Villa Erba di Cernobbio. Guarda tutte le premiate.
La ricerca scientifica nell'Agenda della Sclerosi Multipla 2020Sviluppare l’eccellenza della ricerca sulla SM e trasformarla in salute e qualità di vita per la persona con sclerosi multipla è uno dei dieci punti prioritari dell'Agenda della SM 2020, che così prosegue: Si deve assicurare lo sviluppo continuo della ricerca nel campo della SM - una ricerca che sia rigorosa e innovativa e che produca evidenze che impattino sulla realtà di vita delle persone con SM - garantendo un adeguato impegno e finanziamento pubblico e un deciso sostegno a favore degli enti di ricerca dedicati alla SM. |