Lo studio è frutto della collaborazione tra la AISM e la sua Fondazione FISM e l’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Milano, 19 novembre 2017 - L’autorevole rivista scientifica Scientometrics ha pubblicato la prima indagine italiana sull’impatto sociale della ricerca scientifico-sanitaria, frutto della collaborazione tra la AISM e la sua Fondazione FISM e ALTIS, l’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Lo studio mostra come la misurazione dell’impatto sociale in questo ambito sia in via di sviluppo: dall’analisi di 53 pubblicazioni comparse tra il 2000 e il 2016 su riviste scientifiche chiave emerge un progressivo aumento di articoli pubblicati sull’argomento (4-11 articoli/anno per il periodo 2010-2016 rispetto ai 1-2 articoli/anno per il periodo 2000-2009). Tuttavia, l’indagine evidenzia che l’impatto misurato è sempre di carattere scientifico, mentre risultano limitate l’attenzione e la capacità di misurare l’impatto sugli utenti finali della ricerca: i pazienti, gli operatori sanitari.
Gli autori affermano che è necessario adottare un nuovo modello di ricerca multi-stakeholder e nuove metriche che permettano di allineare l’impegno di tutti gli attori coinvolti e interessati alla ricerca sanitaria e promuovere un reale e concreto impatto della stessa sui pazienti e sulla società.
«Per garantire il successo di questo nuovo modello di ricerca la Fondazione è già impegnata a livello nazionale e internazionale nella definizione di una Agenda comune della ricerca, nella creazione di comitati multi-stakeholder per supervisionare la ricerca e nella definizione di nuove metriche multidimensionali per valutarne l’impatto», dichiara Mario Alberto Battaglia, Presidente FISM.
Oltre a favorire una raccolta e uno scambio sistematico di informazioni e dati sulle aspettative e sulle priorità di pazienti e operatori sanitari, questo modello permetterebbe a ricercatori, finanziatori e responsabili delle politiche sanitarie di concentrare i loro sforzi sugli ambiti della ricerca scientifica che hanno maggiore possibilità di generare un vero impatto della ricerca sulla persona e sulla società. Attualmente la valutazione delle pubblicazioni scientifiche si basa sul valore dell’“impact factor”, quindi sull’impatto che la pubblicazione ha sulla sola comunità scientifica di riferimento.
«La vera sfida sarà però quella di sviluppare una nuova disciplina, la ‘science of patient input’, che includa nel nuovo modello di proposto la voce del paziente. Un argomento complesso che merita attenzione e investimento di risorse adeguate», aggiunge Paola Zaratin, Direttore Ricerca Scientifica FISM.
«La speranza è che il nostro studio possa rappresentare il primo passo verso una ridefinizione dei metodi di valutazione delle pubblicazioni scientifiche, perché la ricerca scientifica di eccellenza sia sempre più il motore dello sviluppo reale e quindi capace di incidere sulla vita dei pazienti», conclude Matteo Pedrini, professore di Economia aziendale all’Università Cattolica di Milano e coordinatore del progetto.
ALTIS - Alta Scuola dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
ALTIS è l’Alta Scuola dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che si occupa di imprenditorialità e management per lo sviluppo sostenibile. Nella sua ultradecennale attività, ha sviluppato un ampio portfolio di percorsi formativi rivolti a imprenditori, manager e collaboratori delle non profit, delle imprese e della pubblica amministrazione. Attraverso i suoi accademici e professionisti, l’Alta Scuola svolge attività di ricerca a livello internazionale sui temi dell’imprenditorialità, della sostenibilità e della creazione e misurazione di valore condiviso. Forte di questa esperienza, ALTIS offre anche servizi di consulenza su tali temi ad aziende non profit, pubbliche e private.
L’Alta Scuola si è inoltre distinta in tema di impact entrepreneurship per aver dato vita a una rete di Executive MBA realizzati nel continente africano in partnership con università locali. Attraverso la Fondazione E4impact, tali EMBA accompagnano giovani startupper africani nella realizzazione di nuovi business a forte valenza sociale e ambientale.