Nella foto: da sinistra Paola Zaratin, Direttore Ricerca Scientifica FISM, e Giovanni Leonardi, Direttore Generale Ricerca e Innovazione in Sanità del Ministero della Salute, al Congresso FISM 2017
«AISM è un importante stakeholder per il Ministero della Salute, così come il Ministero lo è per l'Associazione. Per questo come Ministero della Salute intendiamo approfondire i rapporti con l’AISM e la FISM, avere incontri sistematici di confronto, per conoscerci reciprocamente sempre meglio e trovare le sinergie da portare avanti insieme». Giovanni Leonardi, Direttore Generale Ricerca e Innovazione in Sanità del Ministero della Salute, è intervenuto ai lavori del Congresso FISM, per salutare i 250 ricercatori presenti e condividere una direzione comune tra la ricerca privata e quella pubblica.
Oggi più che mai la ricerca scientifica deve essere frutto di collaborazione a livello internazionale, ma prima ancora a livello nazionale, attivando reti di ricerca, come quella degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), dove – ha ricordato Leonardi - opera anche la «rete di neuroscienze e di riabilitazione, composta da istituti che oggi lavorano insieme su progetti comuni di ricerca», perché la ricerca garantisce risultati scientifici che cambieranno il futuro ma la riabilitazione è decisiva per pensare al presente e assicurare risposte concrete alle persone. «E i cittadini che si recano in uno degli IRCSS – ha affermato ancora Leonardi – devono sapere che lì trovano non solo ricerca di qualità ma anche un’assistenza di qualità che sia oggettivamente misurabile».
E lo stesso vale per le strutture di assistenza e ricerca del Servizio Sanitario Nazionale delle Università. «Per riuscirci, dobbiamo fare rete, attraverso reti di ricerca, di neuroscienze, reti di malattia, rete di centri di riferimento, e spingere sulla qualità. Siamo in una rete, ognuno è nodo di questa rete, se quel nodo non funziona bene tutta la rete ne risente». Anche per questo, secondo il Direttore Generale Ricerca e Innovazione, per il Ministero è importante lavorare con le associazioni dei pazienti, che sono uno stakeholder importante. «Stakeholder – ha affermato - non è un concetto per cui qualcuno è al centro del sistema e gli altri stanno intorno, ma è un concetto in cui ciascuno è stakeholder degli altri».
Questo strategico lavoro in rete si potrà effettivamente realizzare nella misura in cui crescerà la capacità di misurare concretamente l’impatto che la ricerca produce sulla vita delle persone, da parte di tutti gli attori coinvolti e dello stesso Ministero: «Oggi è decisivo riuscire a valutare come i fondi pubblici impegnati nella ricerca producano un cambiamento reale nella vita delle persone che hanno una malattia e nell'organizzazione socio-sanitaria che le prende in cura».
Giovanni Leonardi ha ricordato le occasioni di collaborazione di AISM con il Ministero della salute, facendo anche riferimento all’incontro nei giorni scorsi con il Ministro Beatrice Lorenzin per l’inaugurazione a Messina di un nuovo Centro Clinico dedicato alla SM e per il lancio Registro Siciliano SM, frutto dell’accordo tra la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, curatrice del Registro italiano SM e la Regione Sicilia. «L'augurio per tutti noi – ha concluso Leonardi - è che il prossimo anno ci si possa ritrovare a questo stesso Congresso per rendicontare l'efficacia dei percorsi di ricerca e cura che avremo realizzato insieme».