Uno studio sostenuto da AISM e la sua Fondazione FISM, pubblicato su Neurology, ha valutato tramite risonanza magnetica i network cerebrali implicati nei deficit cognitivi in ragazzi con la SM. Ecco i risultati.
Come le persone adulte con sclerosi multipla (SM), anche bambini e ragazzi adolescenti che sviluppano la patologia (SM pediatrica) possono presentare problemi cognitivi quali difficoltà di attenzione, rallentamento nell’elaborazione delle informazioni, problemi della memoria, delle funzioni esecutive e del ragionamento.
I ricercatori dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, guidati dal Professor Filippi, hanno coordinato uno studio multicentrico italiano ed analizzato l'integrità strutturale e funzionale dei circuiti cerebrali in soggetti con SM pediatrica paragonandola a quella di soggetti sani. In particolare hanno studiato, per mezzo di tecniche di risonanza magnetica, gli aspetti che regolano l’attenzione e il loro effetto sulla disfunzione cognitiva.
Nelle persone con SM pediatrica, l’analisi ha mostrato un quadro analogo a quello dei controlli sani per ciò che riguarda l’attenzione. È stato però osservato che i soggetti con SM pediatrica e problemi cognitivi presentavano un minor reclutamento di diverse aree cerebrali localizzate principalmente nei lobi parietali e occipitali e nel cervelletto, e un danno strutturale più grave dei tratti della sostanza bianca che collegano queste regioni.
I risultati suggeriscono che il livello di funzionalità del sistema dell’attenzione previsto per l’età delle persone coinvolte è mantenuto dalle persone con SM pediatrica. Tuttavia, queste ultime, a causa di anomalie nell’integrità della sostanza bianca che possono causare problemi nell’interazione funzionale tra le diverse aree cerebrali, possono subire una conseguente riduzione cognitiva globale.
Dettagli dello studio
Sono state analizzate 57 persone con sclerosi multipla pediatrica e 14 individui sani pediatrici come controlli. I due gruppi dello studio erano paragonabili per età e sesso. Tra i soggetti con SM pediatrica quelli che presentavano più di 3 test neuropsicologici alterati sono stati classificati come cognitivamente compromessi.
L'attività del sistema di attenzione è stata studiata con risonanza magnetica funzionale (fRMI) durante un test chiamato ‘Conners Continuous Performance Test’ (CCPT). Questo test valuta i problemi di attenzione ed è uno strumento utilizzato per i soggetti di età superiore ai 6 anni. L'integrità strutturale delle connessioni della rete di attenzione è stata quantificata con RM a tensore di diffusione.
«Questo studio fornisce dei risultati importanti per migliorare la nostra comprensione dei meccanismi responsabili della presenza di disturbi cognitivi nei soggetti con SM pediatrica», sostiene la dottoressa Maria Assunta Rocca, uno degli autori dello studio. «I nostri dati mostrano infatti che, nonostante la malattia, i fisiologici processi di maturazione dei circuiti dell’attenzione sono preservati in questi individui e che una delle cause principali del malfunzionamento di questi circuiti è rappresentata dalla presenza di alterazioni strutturali a livello della sostanza bianca. La valutazione delle modifiche nel tempo delle alterazioni strutturali e funzionali del circuito dell’attenzione e della loro associazione con il peggioramento dei disturbi cognitivi sarà il passo successivo della nostra ricerca. Se confermati, questi risultati avranno importanti implicazioni per la gestione dei soggetti in fase precoce di malattia, nei quali, la riduzione del danno strutturale a livello della sostanza bianca dovrebbe diventare uno degli obiettivi primari».
MRI substrates of sustained attention system and cognitive impairment in pediatric MS patients.
De Meo E, Moiola L, Ghezzi A, Veggiotti P, Capra R, Amato MP, Pagani E, Fiorino A, Pippolo L, Pera MC, Comi G, Falini A, Filippi M, Rocca MA.
Neurology. 2017 Aug 18. pii: 10.1212/WNL.0000000000004388. doi: 10.1212/WNL.0000000000004388. [Epub ahead of print]