Questo Speciale è dedicato alla ricerca scientifica per trovare terapie efficaci per le forme progressive di SM, le quali ad oggi rimangono senza soluzione. Abbiamo raccolto qui notizie, interviste, approfondimenti e progetti in cui anche AISM è coinvolta direttamente.
Mentre le ricerche stanno producendo significativi progressi nello sviluppo di terapie per la sclerosi multipla recidivante-remittente, i bisogni, le necessità e i diritti alla salute delle persone con forme progressive di sclerosi multipla restano ancora in buona parte senza risposte determinanti. (Per maggiori informazioni: tipi di SM)
Il 10% delle persone cui viene diagnosticata la SM sviluppa fin dall’inizio la forma primariamente progressiva (SM – PP). Per un ulteriore 5% il decorso progressivo sin dalle fasi iniziali si abbina anche ad episodi acuti di ricaduta, con scarso recupero dopo l’episodio (SM- PR). Ma soprattutto, nel 90% delle persone con una diagnosi di SM recidivante-remittente (SM- RR), in cui ci sono episodi acuti di malattia alternati a periodi di benessere, circa il 50%, nel giro di dieci anni, sviluppa la forma secondariamente progressiva (SM- SP), caratterizzata non più da un andamento episodico, ma da una progressione graduale e da una disabilità persistente.
Per coloro che hanno la forma progressiva di sclerosi multipla non esistono terapie che agiscono sulla progressione della malattia.
Da Luglio 2011, MSIF, volontari e gli staff leader delle società SM di Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Italia, Olanda sono infatti stati coinvolti in una discussione centrata sulla creazione di una collaborazione internazionale in grado di velocizzare lo sviluppo di una terapia per le forme progressive di SM.